Castello di Calatrasi
Descrizione
Il castello di Calatrasi sorge sulla cima orientale del monte Maranfusa, vicino al paese di Roccamena, su un' altura che domina la vallata in cui scorre il fiume Belice.
Circondato da ripide pareti rocciose e raggiungibile attraverso un' unica via di accesso il sito appartiene al parco archeologico del monte Maranfusa, una vasta area dove sono stati rinvenuti alcuni reperti che testimoniano l’esistenza di un abitato indigeno, probabilmente elimo, di età arcaica.
Nel corso dei secoli, il castello ha subito distruzioni e ampliamenti, fino a cadere nell’abbandono già dal XV secolo.
Il complesso edilizio occupava una superficie di circa 1000 mq e nella parte più elevata erano costruiti gli ambienti per gli abitanti, disposti attorno ad una corte centrale.
Si pensa che inizialmente la costruzione fosse una semplice torre a pianta quadrata che presidiava la vallata e che fu man mano ampliata fino a contare, nel momento di massima espansione, tre torri collegate tra loro da spesse mura alle quali erano addossati gli ambienti abitativi di abitanti e soldati.
Oggi, della struttura che il geografo e viaggiatore arabo Idrisi, nel suo "Libro di re Ruggero" descrive come "castello appariscente e fortilizio primitivo e valido da farvi affidamento..." rimangono solo dei ruderi con pochi segni dell’antica costruzione.
Solo una delle tre torri è rimasta parzialmente visibile mentre delle altre due rimangono solo le piante rettangolari, una più grande ed allungata, l’altra più piccola. Degli ambienti interni sono visibili i perimetri dei vari locali e magazzini, parte dell’acciottolato del cortile e, all’interno di una delle torri, quel che resta di una cisterna per la raccolta dell’acqua.