Ponte del Diavolo e Mulino di Calatrasi
Descrizione
Nelle vicinanze del Castello di Calatrasi, nella valle al di sotto del monte Maranfusa, è possibile ammirare il ponte di Calatrasi, detto anche Ponte del Diavolo.
La sua funzione era probabilmente quella di collegare il castello alle zone oltre il fiume Belice, forse al mulino in uso fino al secolo scorso e tutt' oggi riconoscibile.
Risalente alla seconda metà del XII secolo d.C. e caratterizzato da una bellissima arcata a sesto acuto e che costituisce uno dei più importanti e meglio conservati esempi di architettura medievale della zona.
Ci sono diverse teorie e leggende sul perché il ponete di Calatrasi sia stato ribattezzato Ponte del Diavolo.
Giuseppe Pitrè nelle sue raccolte sul folclore siciliano ne annovera alcune: la più famosa vuole che il ponte sia stato costruito in una sola notte dagli spiriti che per dispetto non solo non costruirono i parapetti ma li distruggevano ogni qualvolta gli abitanti del luogo li realizzavano per mettere in sicurezza il ponte.
Attraversando il ponte del Diavolo, si possono ammirare in un suggestivo scenario naturale le cascatelle naturali che scorrono tra le rocce e sul terrapieno accanto quel che rimane del vecchio mulino, attivo fino alla prima metà del '900.
Sebbene sia oggi un rudere sono tutt' ora visibili il percorso del canale che portava l'acqua alla torretta di caduta, la torretta stessa nella quale è ammirabile un arco a sesto acuto che probabilmente conteneva la macchina che, grazie alla caduta dell' acqua, faceva ruotare la macina.
Al di sotto del livello del pavimento un canale di scolo riportava attraverso un sistema di vasche l'acqua al fiume.
Per raggiungere il sito da Palermo bisogna percorrere la strada statale Palermo-Sciacca (SS624). All’altezza del Km 44, uscire allo svincolo la Montagnola proseguendo lungo la SP107, dopo circa 500m una stradella sulla sinistra conduce al Mulino e al ponte.
Proseguendo sulla SP133 per Roccamena, dopo circa 2 Km si incontra lo svincolo che conduce al sito del castello.