Chiesa di San Paolo
Descrizione
Riedificata in stile tardo-barocco dopo il terremoto del 1693, a pianta basilicale a tre navate con due absidi laterali, si suppone che i lavori di riedificazione della chiesa siano stati terminati atra il 1720 ed il 1730 mentre la facciata fu terminata alla fine dello stesso secolo. Per dare respiro alla facciata ed allungarne lo spazio prospiciente si acquistarono e demolirono definitivamente le case diroccate che si trovavano fra la chiesa e le pubbliche carceri. All' interno della chiesa, oltre ad innumerevoli altari di pregiata manifattura, tele e statue votive trova posto, tra le enormi colonne policrome dell’altare, dietro il quadro della Conversione di S. Paolo, attribuito al Crestadoro, la nicchia in cui è custodita la statua di S. Paolo. Fabbricata e scolpita dal ragusano Vincenzo Lorefice nel 1567 ha subito, nel corso dei secoli, diversi interventi conservativi e di abbellimento, che forse ne hanno alterato la originaria immagine. Nel 1681, sembra abbia avuto un primo restauro: in seguito al terremoto del 1693 la statua subì gravi danni, maggiormente al viso, per cui si rese necessario, nel 1695, la ricostruzione quasi totale della testa.