Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile
Descrizione
La Riserva naturale di Cavagrande del Cassibile è compresa nei comuni di Avola, Noto e Siracusa, in provincia di Siracusa. È stata istituita nel 1990 ed è nata con lo scopo di preservare le diverse ricchezze del suo territorio sia dal punto di vista naturalistico-paesaggistico sia sotto il profilo archeologico ed antropologico, visto che tutta la zona è stata abitata nel corso dei millenni e ne sono rimaste notevoli testimonianze in tombe e reperti. La Riserva si estende per 2700,00 ettari ed è caratterizzata dal corso del fiume Cassibile, l'antico Kakyparis greco, che le dà nome e che l'ha creata nel corso dei millenni scavando profonde gole o canyon a diverse profondità che toccano il massimo di 507 m nella zona belvedere di Avola antica.
Nel fondovalle si è formato un sistema di piccole cascate e laghetti, fonte di refrigerio estivo per i suoi numerosissimi frequentatori, al quale si accede per un'antica e suggestiva scala nota come La Scala Cruci. Ciò che rende spettacolari le cave a causa dello scorrimento dei corsi d'acqua, è la morfologia del grande canyon di Cava Grande del Cassibile, il Kakyparis dei greci.
Sul versante nord della Riserva è possibile osservare un piccolo agglomerato di abitazioni rupestri comunemente noto come Grotta dei Briganti.
Nel versante sud si trova un complesso sistema di abitazioni scavate nella roccia, disposte una accanto all'altra su sei diversi livelli paralleli, collegati tra loro da un sistema di cunicoli e gallerie chiamato Dieri di Cavagrande.
Ai margini della riserva, a nord-est, sorgono invece varie necropoli antiche, nelle quali sono stati trovati ricchi corredi tombali e materiale ceramico: la sua peculiare decorazione, detta piumata o marmorizzata, rientra nell'ambito della cultura Ausonia presente nelle isole Eolie e nella Sicilia orientale intorno al 1000 a.C.