La Zisa


Descrizione
Il palazzo della Zisa, dall'arabo al-ʿAzīza, ovvero "la splendida", sorgeva fuori le mura della città di Palermo, all'interno del parco reale normanno.
La sua costruzione iniziò nel 1165 sotto il regno di Guglielmo I e portata a termine nel 1175 dal suo successore, Guglielmo II.
Nel 1955 il palazzo fu espropriato dallo Stato ma, a causa delle lungaggini nell' inizio dei lavori di ristrutturazione, nel 1971 l'ala destra crollò
Il progetto per la ricostruzione strutturale, il restauro filologico e la fruizione, venne affidato allora al Prof. Giuseppe Caronia, il quale, dopo circa vent'anni di appassionato lavoro e rilettura integrale, nel giugno del 1991, restituì alla storia, uno dei monumenti più belli e suggestivi della civiltà siculo normanna.
Il palazzo della Zisa, concepito come dimora estiva dei re, rappresenta uno dei migliori esempi del connubio di arte e architettura normanna e decorazioni e ingegnerie arabe per il ricambio d'aria negli ambienti.
Il piano terra del palazzo è costituito da un lungo vestibolo interno che corre per tutta la lunghezza della facciata principale sul quale si aprono al centro la grande Sala della Fontana, nella quale il sovrano riceveva la corte, e ai lati una serie di ambienti di servizio con le due scale d'accesso ai piani superiori. La Sala della Fontana, di gran lunga l'elemento architettonico più caratterizzante dell'intero edificio, ha una pianta quadrata sormontata da una volta a crociera ogivale, con tre grandi nicchie su ciascuno dei lati della stanza, occupate in alto da semicupole decorate da muqarnas, decorazioni ad alveare tipiche arabe.
La Sala della Fontana e il Vestibolo occupano in altezza anche lo spazio del piano superiore riducendo l'estensione del primo piano.
L'ultimo piano assolveva invece alla funzione di luogo di soggiorno estivo privato.
Dal 1991 la Zisa ospita il Museo d'arte islamica.
Dal 3 luglio 2015 fa parte dell' Unesco nell'ambito dell' "Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale".