Villarosa
Descrizione
Chiamato in precedenza San Giacomo di Bombinetto, la città di Villarosa acquisisce l'attuale toponomastica nel 1761 per omaggiare Rosa Ciotti, figlia del pittore Francesco Ciotti da Resuttano.
Rosa, anch'essa un' artista, contribuì allo sviluppo culturale e urbanistico della città: disegnò personalmente la planimetria di piazza Vittorio Emanuele, ispirata ai Quattro Canti si Palermo, e fu autrice di un piano regolatore che prevedeva la disposizione delle strade in modo perpendicolare che divideva la città in quattro zone tramite le due vie principali, corso Garibaldi e corso Regina Margherita, chiamate ai tempi Sant'Anna, Porta Palermo, Calvario e Segrezia. Nel dopoguerra i nomi furono convertiti rispettivamente in Cavour, Procida, Meli e Lincoln sebbene queste nuove denominazioni non siano mai davvero entrate in uso tra i cittadini.
Villarosa è sempre stata un centro economico florido e nel XIX secolo divenne un importante centro minerario grazie all'attivazione di numerose miniere di zolfo permettendole di acquisire l'autonomia comunale.
I maggiori punti di interesse della città sono la chiesa madre di San Giacomo costruita nel 1763, il palazzo Sant'Anna, il palazzo Stanzie, il palazzo Notarianni, il palazzo Ducale e l'ex convento dei Cappuccini.