Licata


Descrizione
La città di Licata, solcata dall' estuario del fiume Salso, si trova al limite occidentale del golfo di Gela.
Di origine preistoriche, come dimostrato dai numerosi ritrovamenti archeologici risalenti al Paleolitico, il Mesolitico e il Neolitico conservati ed esposti presso il Museo archeologico cittadino, nei locali della terza ala della Badia e del suo chiostro, l'agglomerato urbano di Licata ha visto l'alternanza di Greci, Cartaginesi, Romani, Arabi e Normanni.
L'importanza economica di Licata inizia sotto il dominio Romano che resero la città un importante emporio commerciale.
Tra il seicento ed il settecento la città si sviluppò sempre più all'interno della cinta muraria con la costruzione di nuovi e prestigiosi palazzi lungo l'asse del vecchio e nuovo Cassaro. Nello stesso periodo divenne Regio Caricatore di grano al quale approdavano velieri provenienti da tutto il Mediterraneo.
La potenza commerciale di Licata crebbe ancora alla fine del 1800 quando, con la costruzione del ponte sul fiume Salso, si aprirono le strade di collegamento con le miniere di zolfo dell' entroterra.
La città divenne residenza abituale di facoltose famiglie e di numerose sedi consolari, vennero edificati parecchi palazzi e ville liberty come il Palazzo di Città, tipica espressione del liberty siciliano.
Lo zolfo alimentava ben cinque raffinerie, la più grande delle quali, costruita nel 1912 dalla Ditta Alfonso & Consoli di Catania, era forse la più importante d'Europa. Mulini, oleifici, fabbriche di ghiaccio, vari pastifici, nonché il grande stabilimento chimico della Società Montecatini e i primaticci della fertile piana costituivano le fonti del benessere di Licata.
Licata si presta a qualsiasi tipo di turismo, quello balneare grazie alle svariate morfologie della sua costa che alterna litorali sabbiosi e suggestive scogliere e quello culturale grazie alla ricca stratificazione storica del territorio.
Il litorale, sebbene segnato in varie parti dall'edificazione selvaggia degli anni settanta e ottanta, conserva caratteri di naturalità che ne fanno uno dei più belli di tutta la costa meridionale della Sicilia.
Particolarmente degni di nota sono l'ipogeo Stagnone Pontillo, la monumentale necropoli a grotte artificiali di monte Petrulla, la Grangela (opera idraulica di epoca preellenistica), il phrourion di Falaride (fortezza di epoca greca), i resti della città greca di Monte Sant'Angelo, il faro (uno dei più alti d'Europa), il Castel Sant'Angelo (forte di avvistamento risalente alla fine del XVI secolo dal quale è visibile gran parte del litorale e della Piana di Licata) ed il duomo di Santa Maria La Nuova.